Assistenza Tecnica ai nuovi Stati Indipendenti

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Technical aid to the commonwealth of independent States (TACIS) è un programma comunitario (v. Programmi comunitari) che ha lo scopo di aiutare gli Stati indipendenti emersi dal crollo dell’ex Unione Sovietica (Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldova, Federazione Russa, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina, Uzbekistan) e la Mongolia a compiere la transizione verso un’economia di mercato e a rafforzare la democrazia e lo stato di diritto.

In vigore dal 1991 (a seguito dei Consigli europei di Dublino e di Roma del 1990 (v. Consiglio europeo), TACIS trova il suo fondamento giuridico per il periodo 2000/2006 nel regolamento della Comunità europea (CE) n. 99/2000 del Consiglio (“Gazzetta ufficiale delle Comunità Europee”, L 12 del 18 gennaio 2000), che prevede un ammontare complessivo di risorse pari a 3138 milioni di Euro.

Gli Stati beneficiari del programma stabiliscono, di concerto con la Commissione europea, una serie di programmi indicativi che definiscono le aree prioritarie d’intervento e, successivamente, programmi d’azione che danno attuazione ai programmi indicativi. In seguito la Commissione europea adotta le relative decisioni (v. Decisione) di finanziamento e assegna i contratti per la realizzazione dei progetti a un’organizzazione, privata o pubblica, selezionata tramite gara ristretta, gara aperta o trattativa privata. In generale il supporto ai paesi beneficiari è fornito sotto forma di trasferimento di conoscenze, cooperazione industriale e partenariati, forniture, sostegno agli investimenti.

Tra le finalità del programma TACIS vi è il supporto alle riforme istituzionali, giuridiche e amministrative. Molti dei progetti finanziati prevedono la riscrittura dei testi di legge, il rafforzamento dell’efficacia dei processi decisionali (v. Processo decisionale), la riforma delle amministrazioni pubbliche e l’assistenza tecnica agli organi esecutivi e legislativi. Un altro ambito di intervento è il sostegno al settore privato e gli aiuti allo sviluppo economico. L’assistenza in questo campo prevede il rafforzamento del settore privato, attraverso lo sviluppo della capacità delle piccole e medie imprese di acquisire nuove conoscenze e competenze, la formazione di consulenti d’impresa locali e un migliore accesso ai finanziamenti, il potenziamento dell’ambiente economico, attraverso un’assistenza tecnica agli organi esecutivi e legislativi in materia di macroeconomia, di politica industriale, fiscale e commerciale, il miglioramento delle condizioni in cui operano le imprese e lo sviluppo di nuovi mercati, nonché la promozione di nuovi programmi d’investimento. TACIS prevede altresì aiuti finalizzati al superamento della crisi sociale causata dal processo di transizione verso un’economia di mercato. Molti progetti si concentrano sul miglioramento dei sistemi di cura e sulla prevenzione, nonché sul sostegno all’aumento dell’occupazione e alla riqualificazione. Lo sviluppo delle reti infrastrutturali, con il miglioramento dei trasporti terrestri e aerei, dell’approvvigionamento energetico e l’ampliamento del sistema di telecomunicazioni, la sicurezza nucleare e la protezione ambientale attraverso la promozione di interventi di sviluppo sostenibile e il miglioramento della sicurezza degli impianti nucleari sono altri due obiettivi del programma TACIS. Un ambito di intervento prioritario è infine lo sviluppo dell’economia rurale attraverso l’incremento della produzione alimentare, il miglioramento della qualità dei prodotti, delle condizioni igieniche e il potenziamento dei canali di distribuzione.

I programmi TACIS si articolano in due categorie principali: i programmi nazionali, che prevedono interventi in due o più dei principali settori prioritari descritti, e i programmi multinazionali. Questi ultimi prevedono interventi di cooperazione regionale tra gli Stati beneficiari nei settori relativi alla creazione di reti, alla tutela dell’ambiente e al miglioramento dei sistemi giudiziari; interventi di cooperazione transfrontaliera a favore degli Stati beneficiari che confinano con i paesi dell’Unione europea o con i paesi candidati, per promuovere lo sviluppo economico, la protezione dell’ambiente, la creazione e il potenziamento dei valichi di frontiera, nonché interventi finalizzati a promuovere la sicurezza nucleare.

Silvia Vaccaro (2009)