Il Comitato Europeo sotto il Governo della Repubblica di Lituania

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Il decreto governativo del 1995 gettò le fondamenta del quadro istituzionale della politica europea lituana stabilendo un comitato di coordinamento ad alto livello (la Commissione governativa per l’integrazione europea), un’istituzione di coordinamento (Dipartimento per l’integrazione europea all’interno del ministero per gli Affari esteri) e unità speciali per gli Affari europei in ciascun ministero. Dopo le elezioni parlamentari dell’autunno 1996, che portarono al potere un governo di coalizione guidato dalla conservatrice Unione patriottica, venne ristrutturato il quadro istituzionale. Furono costituiti un ministero degli Affari europei e una delegazione per le trattative.

Tuttavia, dopo la riorganizzazione per ragioni politiche del governo nel 1998, il Comitato europeo sotto il governo della Repubblica di Lituania (più avanti nel testo definito Comitato europeo o CE) rimpiazzò il ministero degli Affari europei. I compiti principali del CE erano il coordinamento delle attività dei ministeri lituani e di altre istituzioni governative (incluso il processo negoziale) durante l’integrazione del paese nell’Unione europea, supervisionare l’implementazione dei programmi nazionali per l’integrazione, svolgere la funzione del segretariato della Commissione governativa per l’integrazione europea e supervisionare l’implementazione delle sue decisioni (v. Integrazione, teorie della; Integrazione, metodo della). Infatti, il Comitato europeo iniziò a preparare il programma per la Commissione governativa (v. Pettai, Zielonka, 2003) e divenne un’istituzione di grande importanza nel processo negoziale, il 1° gennaio 2001 il suo direttore Petras Auštrevičius divenne il nuovo capo negoziatore della Lituania.

Il Comitato europeo consisteva in 3 dipartimenti e 9 divisioni. Esso impiegava 65 dipendenti dell’età media di trentadue anni. Il CE fondò due istituzioni pubbliche, l’Agenzia lituana per lo sviluppo e il Centro di traduzione, documentazione e informazione. Il CE coordinò i seguenti programmi per l’integrazione: il Programma nazionale di analisi sui cambiamenti sociali ed economici relativi all’adesione della Lituania all’UE; il Programma nazionale di valorizzazione della formazione e delle competenze degli specialisti UE; il Programma per lo sviluppo della pubblica consapevolezza; il Programma di integrazione della Lituania nel Mercato unico europeo; il Programma di promozione di investimenti esteri in Lituania; il Programma nazionale di adozione dell’acquis comunitario; il Programma di sviluppo istituzionale; il Programma nazionale di armonizzazione legislativa; il Centro di traduzione, documentazione e informazione; il Programma di pianificazione della politica regionale lituana. Gli obiettivi principali del Comitato europeo erano: prendere parte alla formazione della politica di integrazione UE della Repubblica di Lituana e assicurare l’effettivo coordinamento della sua implementazione; assicurarsi che la Lituania assolvesse tutti gli obblighi relativi alla partecipazione nella UE, prima del 1° gennaio 2004, eccetto i temi in merito ai quali furono concordati i periodi di transizione; completare le trattative della Lituania con l’UE prima della fine del 2002; promuovere il livello di consapevolezza del pubblico lituano sull’integrazione del paese nell’UE e ricercare la sua approvazione del processo; rendere possibile alle imprese lituane di prepararsi meglio per la competizione sul mercato UE aumentando la loro consapevolezza rispetto ai nuovi requisiti e opportunità nell’UE, e promuovendo le loro competenze; valutare il possibile impatto sociale ed economico dell’integrazione lituana nell’UE, nelle aree più problematiche in relazione ai negoziati e sviluppare un sistema di atti giuridici che regolamentino la valutazione d’impatto;

Le principali attività del Comitato europeo

Una delle aree più importanti delle attività del CE, a parte il lungo processo negoziale, è stata la diffusione di informazioni sull’integrazione della Lituania nell’UE, destinate alle imprese e in generale alla popolazione. Svolgendo tale compito, il CE, nel settembre 2002, annunciò una gara d’appalto rivolta a organizzazioni non governative desiderose di impegnarsi nei processi d’integrazione UE. Il CE era pronto a fornire vari strumenti per il raggiungimento di questo scopo, inclusi conferenze, seminari, dibattiti, libri, serie di articoli, ecc.

Per contribuire al successo dell’integrazione delle società lituane nel mercato UE, il Comitato europeo, insieme al ministero dell’Economia, pubblicava nel 2002 la “Guida per fare impresa nel Mercato unico europeo” (Verslo Europos Sajungos bendrojoje rinkoje vadovas). La pubblicazione offre informazioni dettagliate e ben strutturate, a partire da una conoscenza di base del Mercato unico europeo, fino a consigli specifici ai responsabili del mondo imprenditoriale lituano su come preparare e gestire un programma di esportazioni. Vi sono incluse informazioni su leggi e regolamenti UE, parametri sulla sicurezza dei prodotti e la certificazione di qualità, pratiche di gestione, ecc. Molta attenzione viene data a varie forme di sostegno UE al commercio lituano, in particolare tramite strumenti di politica strutturale e regionale. La Guida è distribuita gratuitamente nei centri di informazione europei. È disponibile per associazioni commerciali, università, amministrazioni regionali e municipali, e biblioteche.

In aggiunta a pubblicazioni singole, per accrescere la consapevolezza e la conoscenza sui processi di integrazione UE, il CE stampa due pubblicazioni periodiche. Nel 1998 iniziò la pubblicazione di “Notizie sull’integrazione” (“Integracijos Žinios”), un bollettino mensile specializzato, a colori, di 20 pagine, sulla partecipazione lituana alla UE, che offriva articoli di analisi e opinione.

Del bollettino erano in circolazione 7000 copie. Veniva distribuito sulla base di libere sottoscrizioni a organismi pubblici nazionali e locali, governo, parlamento, ufficio del presidente, amministrazioni regionali e istituzioni dei governi locali, ambasciate lituane all’estero e ambasciate straniere in Lituania, organizzazioni non governative, istituti per l’istruzione, biblioteche, responsabili commerciali, mass media centrali e regionali, e clero. Ogni mese, vi erano 30-60 abbonati in più che desideravano ricevere regolarmente il notiziario. “Notizie sull’integrazione” era anche distribuito in vari seminari, conferenze e presentazioni collegate all’UE.

Un’altra pubblicazione periodica, avviata dal Comitato europeo, è “Notizie sull’eurobusiness” (“Euroverslo naujieno’). Essa è mirata a contribuire all’effettiva operatività del mondo degli affari lituano nel mercato UE e contiene informazioni relative alle condizioni commerciali nel Mercato unico europeo. Questo bollettino è pubblicato elettronicamente e distribuito gratuitamente dal 2001. È stato uno tra i primi progetti del CE, volto a diffondere informazioni sul Mercato unico europeo nel mondo degli affari lituano. “Notizie sull’eurobusiness” pubblica articoli sulla competitività del commercio lituano, sugli aiuti UE al commercio, sulla politica commerciale UE, sugli standard dei prodotti, commenti su leggi e regolamenti UE e notiziari d’economia dall’Europa, dalla Lituania e dal mondo. Il bollettino è stato stampato in 5000 copie e distribuito gratuitamente tramite associazioni commerciali e centri d’informazione sull’Europa istituiti a livello regionale.

Nel 2001, il Comitato europeo, perseguendo l’altro suo obiettivo relativo alla formazione e all’aggiornamento dei dirigenti e imprenditori lituani per innalzare la competitività delle società lituane nell’UE, iniziò a gestire il programma “Eurobusiness” (“Euroverslas”). Tra i principali argomenti vi erano i principi del funzionamento del Mercato unico europeo, i requisiti UE sui prodotti, le condizioni sul commercio e sugli affari nell’UE, ecc.

Infine in linea con uno dei propri obiettivi, nel 2001 il Comitato europeo organizzò l’esame qualitativo di circa duemila atti legislativi UE nella prospettiva del loro impatto economico e sociale sulla Lituania. (v. Vilpišauskas, 2001).

La riorganizzazione

Il 1° gennaio 2004, il Comitato europeo, avendo la Lituania completato con successo le trattative riguardanti l’ingresso nella UE, venne riorganizzato, relegando le sue funzioni principali all’Ufficio del primo ministro della Lituania (Lietuvos Respublikos vyriausybės kanceliarija). Di conseguenza furono organizzati due nuovi dipartimenti nell’Ufficio del primo ministro: il Dipartimento per l’analisi politica dell’Unione europea e il coordinamento interistituzionale, e il Dipartimento per il coordinamento e il monitoraggio dell’implementazione legislativa europea.

Questi dipartimenti coordinano e partecipano alle decisioni riguardanti le posizioni della Lituania rispetto alle questioni UE in fase di dibattimento e all’armonizzazione degli atti legislativi con le norme UE, come pure alla supervisione della gestione delle risoluzioni e degli obblighi adottati. Il Dipartimento per l’informazione e la comunicazione, con sede nell’ufficio del primo ministro, venne ampliato stabilendovi la divisione di pubbliche relazioni e informazioni sull’Unione europea, la cui missione principale era di fornire al pubblico le informazioni riguardanti le questioni UE. In queste nuove strutture venne inserito il personale precedentemente impiegato dal Comitato europeo. Le funzioni del CE relative al coordinamento della politica di mercato interno all’UE furono trasferite al ministero dell’Economia, dove, per lo svolgimento di queste funzioni, venne costituito un nuovo dipartimento per il coordinamento della politica di mercato interno.

Jolanta Stankevičiūtė (2009)

Bibliografia

Pettai V., Zielonka J., The Road to the European Union: Estonia, Latvia, Lithuania, Manchester University Press, Manchester 2003, II.

Vilpišauskas R., Lietuvos integracijos į Europos Sąjungą pasekmių analizė, marzo 2001, Lithuanian Free Market Institute, http://www.lrinka.lt/Tyrimai/Integracija/Analize.phtml.