Medi, Enrico

M. (Porto Recanati 1911-Roma 1976) compì gli studi nel collegio Santa Maria di Roma e all’Istituto Massimo, dove fu tra i fondatori della Lega missionaria studenti. Nel 1932 si laureò a Roma in fisica pura con Enrico Fermi. A 26 anni ottenne la libera docenza in fisica terrestre, a 31 anni vinse la cattedra di fisica sperimentale presso l’Università di Palermo. Dal 1949 fu direttore dell’Istituto nazionale di geofisica. Dal 1972 fu titolare della cattedra di fisica terrestre all’Università di Roma. Nel 1946 fu eletto alla Costituente nelle liste della Democrazia cristiana (DC) nel collegio di Palermo e divenne poi deputato nelle elezioni politiche dell’aprile 1948. In questi anni ricoprì l’incarico di segretario regionale della DC in Sicilia; successivamente divenne vicesegretario politico e segretario organizzativo centrale del partito. Già componente del Consiglio superiore dei lavori pubblici e delle poste e telecomunicazioni, fu membro del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL).

Nel giugno 1952 M. entrò a far parte, come membro designato, insieme a Edoardo Amaldi deal Centro nazionale delle ricerche (CNR), dell’appena costituito Comitato nazionale ricerche nucleari (CNRN) presieduto da Francesco Giordani. Secondo l’opinione di Felice Ippolito, segretario del CNRN, M. entrò a far parte del Comitato «non tanto per il suo valore scientifico, […] ma per il fatto che egli, ex deputato democristiano, rappresentava un certo legame col mondo cattolico. M., oltre a essere un democristiano, era una persona molto vicina a papa Pacelli» (v. Pio XII) (F. Ippolito, Intervista sulla ricerca scientifica, Laterza, Bari 1978, p. 31).

Scaduto nel 1955 il decreto istitutivo del primo CNRN, M. fu confermato come membro anche del secondo. In questa veste assunse la presidenza di una Commissione di studio sulla difesa passiva e partecipò alla definizione del Piano quinquennale 1958-1962 per lo sviluppo dell’energia nucleare. Nel gennaio 1958 fu scelto dal governo italiano come rappresentante italiano nella Commissione della Comunità europea dell’energia atomica (CEEA o Euratom) di cui divenne vicepresidente. In questa veste partecipò alla stipula di numerose intese internazionali, tra le quali la legge internazionale per la protezione sanitaria dalle radiazioni, recepita poi da altre organizzazioni internazionali. M. fu poi riconfermato nel gennaio 1962 vicepresidente nella seconda commissione della CEEA, presieduta dal francese Pierre Chatenet. Obiettivo primario di M. come vicepresidente dell’Euratom fu di realizzare, attraverso l’organizzazione e il finanziamento di un centro comune di ricerche, una vera e propria politica nucleare comunitaria che portasse alla nascita di una grande industria europea del settore. In polemica con i deludenti risultati ottenuti dalla Comunità in questo senso, M. si dimise prima della fine del suo secondo mandato, nel dicembre 1964, e venne sostituito da Antonio Carrelli, già presidente della Rai-TV. Le dimissioni di M. trovarono vasta eco sui giornali italiani, e M. ne approfittò per perorare una costruzione europea che vedesse una partecipazione maggiore del popolo, ossia l’istituzione dell’elezione a suffragio universale di un Parlamento europeo dotato di maggiori poteri.

In seguito M. fu membro di molteplici commissioni tecniche e scientifiche per la realizzazione di complessi industriali di interesse economico e sociale e nel 1966 costituì e divenne il presidente della società di ingegneria industriale COMING. Nello stesso anno venne nominato dalla Santa Sede membro della Consulta dei laici per lo Stato della Città del Vaticano. Fu anche chiamato dal ministero degli Interni e da quello dei Lavori pubblici a studiare i problemi connessi alla protezione della vita dei cittadini e della natura dagli eventi naturali, in particolare nel campo dei fenomeni sismici e degli inquinamenti. Ripreso l’impegno politico diretto, il 13 giugno 1971 fu eletto al Consiglio comunale di Roma nelle liste DC di cui fu poi capogruppo in Consiglio comunale. Il 7 maggio 1972 si presentò alle elezioni politiche, sempre con la DC, e fu eletto deputato. Entrò a far parte della Commissione industria e commercio.

Importante fu l’attività di divulgazione scientifica svolta da M. attraverso la stampa e la televisione, dove condusse dal 1954 al 1956 un programma in seconda serata dedicato alle questioni scientifiche. A M. fu anche affidato, assieme a Tito Stagno, il commento televisivo dell’allunaggio nella notte tra il 20 e il 21 luglio 1969. Il 26 maggio 1996 la Chiesa cattolica ha avviato un procedimento di beatificazione per M.

Francesco Petrini (2010)