Programmi comunitari

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I programmi comunitari rappresentano lo strumento attraverso il quale vengono erogate le risorse finanziarie direttamente gestite dall’Unione europea. Si parla di gestione diretta quando la responsabilità dell’intero ciclo del programma di finanziamenti è attribuibile ai servizi della Commissione europea, i quali, ogni anno, sulla base del bilancio dell’esercizio in corso, preparano un elenco delle sovvenzioni disponibili e dei relativi importi e dei criteri di aggiudicazione. Alla Commissione europea è altresì attribuito il compito di formulare le priorità d’azione di ciascun programma comunitario e di garantirne l’esecuzione.

Nel quadro della gestione diretta, la Commissione può affidare alcuni compiti che non prevedono decisioni politiche a organismi, denominati Uffici di assistenza tecnica, che agiscono per suo conto e sotto la sua responsabilità. La Commissione può, ad esempio, stipulare contratti di servizi con società specializzate per la gestione dei contratti, per la pubblicazione degli avvisi per la presentazione di proposte, per la raccolta delle candidature, per la valutazione finale dei progetti, ecc. L’esecutivo comunitario può, inoltre, delegare parte dei compiti di esecuzione finanziaria a organismi esterni (denominati Agenzie nazionali) pubblici o investiti di una missione di servizio pubblico, con la garanzia dello Stato membro. La Commissione europea è tenuta ad assicurare la valutazione e il controllo periodico dei compiti delegati alle Agenzie nazionali.

Il procedimento ufficiale per l’attuazione di un programma comunitario viene avviato attraverso la pubblicazione degli inviti a presentare proposte sulla “Gazzetta ufficiale dell’Unione europea”. L’invito contiene la descrizione del programma e la sua dotazione finanziaria; la procedura e i termini di presentazione delle proposte; l’importo del contributo finanziario della Comunità; i requisiti minimi per poter partecipare; i criteri di selezione e gli indirizzi presso i quali si può ottenere la documentazione informativa; i moduli per la presentazione delle proposte. Le proposte di progetto possono essere presentate da tutte le persone fisiche e giuridiche stabilite negli Stati membri dell’Unione europea, o appartenenti ad altri paesi che partecipano ai programmi. Attualmente i programmi di finanziamento attivati dalla Commissione sono circa 150 e ogni anno vengono pubblicati sulla “Gazzetta Ufficiale” oltre 200 inviti a presentare proposte.

Uno dei requisiti essenziali per la partecipazione ai programmi comunitari è la dimensione transnazionale. Di regola i progetti devono coinvolgere almeno due organismi di due Stati membri diversi, o di almeno uno Stato membro e uno Stato associato dell’Unione europea.
I partecipanti, che devono offrire un livello di affidabilità tecnica e finanziaria adeguato, si dividono in tre categorie, in base alla natura del loro ruolo: coordinatore, partner e cofinanziatore.

Il coordinatore è l’unico soggetto legalmente e finanziariamente responsabile della realizzazione del progetto nei confronti della Commissione europea. Rientrano nei suoi compiti: la gestione delle operazioni finanziarie; l’elaborazione delle relazioni e dei rapporti sullo stato di avanzamento del progetto in cui sono inclusi i dati forniti dai partner; la gestione dei registri contabili aggiornati conformemente ai principi stabiliti dalla legge e dalle norme esistenti; la conservazione della documentazione giustificativa relativa a tutte le spese e le entrate del progetto indicate alla Commissione. Gli accordi che il coordinatore stipula con i partner per la realizzazione del progetto devono descrivere in modo chiaro i ruoli, i diritti, gli aspetti finanziari, e le responsabilità di ciascun partecipante. I partner, oltre alla puntuale realizzazione dei compiti e al finanziamento delle spese previsti nell’accordo, hanno l’obbligo di fornire al coordinatore tutti i documenti necessari per la presentazione delle relazioni tecniche alla Commissione e di assicurarsi che i sub contraenti emettano fatture che facciano chiaramente riferimento al progetto.

I cofinanziatori sostengono finanziariamente il progetto, ma non beneficiano del contributo comunitario. Tra le fasi principali per l’elaborazione di un progetto ammissibile al finanziamento di un programma comunitario vi è la ricerca dei partner. La Commissione aiuta coloro che non hanno contatti con organismi di altri paesi, fornendo alcuni strumenti che facilitano la individuazione dei partner. Sono infatti previste le cosiddette manifestazioni d’interesse: attraverso la compilazione di specifici formulari l’organismo interessato può indicare gli obiettivi del proprio progetto e il profilo del partner ricercato. I formulari vengono raccolti dalle Direzioni di competenza della Commissione o da organismi di riferimento e inseriti in apposite banche dati comunitarie che ne garantiscono la massima diffusione.

I principali settori di riferimento dei programmi comunitari sono: ricerca e sviluppo (R&S), ambiente ed energia (v. anche Politica ambientale; Politica dell’energia); Politica sociale; sanità pubblica; giustizia; dogane; istruzione, formazione e cultura; cooperazione con i paesi terzi.

Nel settore R&S il programma più importante è rappresentato dal Sesto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico (2003-2006).

Nei settori ambiente ed energia i principali strumenti finanziari comunitari sono i programmi Life III (strumento finanziario per l’ambiente); Smap (protezione dell’ambiente nel Mediterraneo); L’ambiente nello sviluppo dei paesi in via di sviluppo (PVS; integrazione della dimensione ambientale nel processo di sviluppo dei PVS); Asia pro eco (cooperazione tra UE e Asia in campo ambientale); Energia intelligente per l’Europa (promozione dello sviluppo sostenibile nel contesto dell’energia).

Nei settori politica sociale, sanità pubblica, giustizia e dogane possono essere inclusi i seguenti programmi: Lotta contro l’emarginazione sociale (programma di cooperazione tra gli Stati per combattere l’emarginazione sociale); Progress (programma per l’occupazione e la solidarietà sociale); Daphne II (programma d’azione contro la violenza sui bambini, i giovani e le donne); Sanità pubblica (programma d’azione nel campo della sanità pubblica); AGIS (cooperazione giudiziaria nel campo del diritto penale); Cooperazione giudiziaria civile (programma quadro per la cooperazione giudiziaria nel campo del diritto civile); Dogana 2007 (programma d’azione doganale) (v. Giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee).

I settori istruzione, formazione e cultura (v. anche Politica culturale europea) comprendono i seguenti programmi e azioni: Socrates II (programma d’azione comunitario in materia di istruzione) (v. Programma Socrates); Programma Leonardo (programma d’azione per l’attuazione di una politica di sviluppo dell’istruzione e della formazione di qualità); Tempus III (Programma transeuropeo di cooperazione per l’istruzione); Learning (programma d’azione per l’integrazione delle nuove tecnologie nei sistemi europei di istruzione e formazione); Cultura 2000 (programma quadro per la cultura); Media (politica audiovisiva).

Il settore della cooperazione con i paesi terzi comprende i seguenti programmi: ALA II (Programma di cooperazione con i paesi dell’America Latina e dell’Asia); Asia Invest II (programma per la promozione della cooperazione economica tra le piccole e medie imprese dell’UE e dei paesi asiatici); MEDA II (misure d’accompagnamento finanziarie e tecniche per la riforma delle strutture economiche e sociali nel quadro del partenariato euro mediterraneo); Programma di aiuto comunitario ai paesi dell’Europa centrale e orientale (PHARE); Tacis II (programma d’azione volto a sostenere il processo di transizione all’economia di mercato e alla società democratica) (v. Assistenza tecnica ai nuovi Stati indipendenti).

La maggior parte degli attuali programmi comunitari trova applicazione fino al 2006. Documenti, moduli e informazioni relativi ai programmi si possono
scaricare dal sito dell’Unione europea, dal sito della Rappresentanza permanente della Commissione europea in Italia e dai siti delle Agenzie nazionali.

Silvia Vaccaro (2006)