Haferkamp, Wilhelm

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Sindacalista tedesco e uomo politico del partito socialdemocratico tedesco SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands), H. (Duisburg 1923- Bruxelles 1995) svolse un ruolo di primo piano nel settore delle politiche europee nella sua lunga carriera di commissario e vicepresidente della Commissione europea a Bruxelles.

Prima di trasferirsi in Belgio, H. fu eletto consigliere del Land tedesco Renania settentrionale-Vestfalia. Del 1967 al 1985 lavorò presso la Commissione europea a Bruxelles ricoprendo diversi ruoli. Dal 1967 al 1973 fu Commissario europeo per l’energia sotto la Commissione guidata da Jean Rey e dal 1970 al 1973, sotto le Commissioni Franco Maria Malfatti e Sicco Mansholt, ebbe anche la competenza per il settore del mercato interno. Dal 1973 al 1977, sotto la Commissione François-Xavier Ortoli, fu commissario per l’economia, la finanza, il credito e gli investimenti. Dal 1977 al 1985, invece, fu commissario per le relazioni esterne sotto le Commissioni europee Roy Jenkins and Gaston Thorn. Inoltre, dal 1970 al 1985 ricoprì il ruolo di vicepresidente della Commissione europea.

Gli anni Settanta furono segnati da una crisi economica mondiale con alti livelli di inflazione, di disoccupazione e di indebitamento pubblico, legata a un insieme di fattori, fra i quali vanno sottolineati in particolare l’instabilità monetaria, la crisi energetica e le difficoltà strutturali connesse con l’incipiente transizione alla società postindustriale e con l’emergere del problema dei limiti ecologici dello sviluppo economico. A questi problemi, la Comunità economica europea (CEE) volle rispondere con il primo progetto di Unione economica e monetaria (UEM), il quale prevedeva la realizzazione graduale dell’Unione monetaria, restringendo progressivamente i margini di fluttuazione fra le monete, la graduale armonizzazione delle politiche economiche nazionali e la creazione di politiche comuni. H., in quanto commissario europeo per l’energia e per il mercato interno, si trovò a lavorare con i politici e ministri dei vari paesi per poter meglio fronteggiare la crisi economica e per elaborare politiche di coordinamento per il progetto di Unione economica e monetaria, che fallì e fu realizzato solo in seguito.

H. fu impegnato anche nel settore della cooperazione economica a livello internazionale. Soprattutto all’inizio degli anni Ottanta le relazioni economiche con il Giappone, nuovo polo economico emergente, si intensificarono e richiesero una politica di coordinamento per poter stabilire un insieme di regole sia per l’esportazione di prodotti comunitari in Giappone sia per l’importazione di prodotti giapponesi nell’area comunitaria. Nel contesto della cooperazione economica a livello mondiale, H. fu anche una figura chiave in veste di vicepresidente della Commissione europea (guidata da Jenkins) per i negoziati scaturiti da una dichiarazione congiunta dell’associazione ASEAN (Associazione delle nazioni dell’Asia sudorientale) con la Comunità europea nel 1980 a Kuala Lumpur in Malesia. L’ASEAN è un’organizzazione politica, economica e culturale di nazioni situate nel Sudest asiatico, fondata nel 1967 con lo scopo principale di promuovere la cooperazione e l’assistenza reciproca fra gli Stati membri per accelerare il progresso economico e aumentare la stabilità della regione. Il vicepresidente della Commissione europea H. si impegnò per realizzare un programma di cooperazione economica in diversi settori tra i paesi ASEAN e l’Europa. La sottoscrizione dell’accordo di cooperazione ASEAN-CEE fu celebrato come l’inizio di una nuova era per tutti i paesi coinvolti e come prova di una volontà politica aperta ad affrontare insieme i rischi e i problemi economici. Infatti, la crescente interdipendenza economica e le nuove politiche di sviluppo per paesi del terzo mondo richiesero maggiori sforzi da tutte le parti coinvolte. Accanto alla cooperazione economica, anche la cooperazione nei settori della cultura, del commercio e dello sviluppo furono a lungo discussi e considerati fondamentali per una cooperazione sostenibile tra i paesi asiatici e l’Europa.

Inoltre, in veste di Commissario europeo per le relazioni esterne, H. e i suoi collaboratori si impegnarono per un accordo quadro con il Consiglio di mutua assistenza economica (Comecon), l’organizzazione economica degli Stati comunisti (1949-1991).

Elisabeth Alber (2012)