Kyrkos, Leonidas

Membro della Sinistra democratica ed ex giornalista, K. (Eraclio, Creta 1924-Atene 2011) iniziò l’attività politica nella Sinistra greca durante l’occupazione tedesca. Studente all’epoca della facoltà di Medicina dell’Università di Atene, partecipò alle attività della Organizzazione della gioventù panellenica unita (Eniaia panelladiki organosi neon, EPON), l’organizzazione giovanile della resistenza comunista.Nel 1943 divenne membro del Partito comunista della Grecia (Kommounistikó kómma Elládas, KKE). Durante la guerra civile (1946-1949), venne arrestato e condannato a morte per avere tentato di unirsi alle forze armate comuniste. Fu poi graziato e liberato nel 1953. Nel 1959 divenne direttore e successivamente nel 1969, editore del quotidiano Avghi, l’organo del partito della Sinistra democratica unita (Eniaia dimokratiki aristera, EDA) che riunì le forze della sinistra greca quando il KKE divenne un partito illegale.

La sua carriera politica ebbe inizio nel 1961, quando fu eletto con il partito dell’EDA. Venne arrestato dopo il colpo di Stato militare nel 1967, poi liberato nel 1972. Nel frattempo, nel 1968, dopo la scissione della sinistra comunista greca, si era schierato con il KKE dell’Interno, il nuovo partito comunista greco che stava tagliando i legami con la tattica di obbedienza al Partito comunista dell’Unione Sovietica. Dopo la caduta della dittatura, K. venne eletto al Parlamento greco (1974, 1977, 1985, 1989, 1990). Nel 1981 e nel 1984 (fino al 1985) fu eletto al Parlamento europeo, dove si unì al Gruppo comunisti e alleati. Fu leader del partito sin dall’inizio e nel 1985 divenne presidente del KKE dell’Interno.

Gli elementi fondamentali del pensiero e dell’azione politica di K. furono la fedeltà alle istituzioni democratiche, l’ideale dell’integrazione europea e la partecipazione della Grecia alla Comunità economica europea (CEE), nonché l’apertura verso la cooperazione tra diverse forze politiche (v. anche Integrazione, teorie della; Integrazione, metodo della). K. fu l’elemento principale tra gli eurocomunisti del suo partito (v. Eurocomunismo), l’unico della sinistra greca ad aver votato a favore dell’adesione della Grecia alla CEE. Nel 1986 guidò il gruppo interno al suo partito che era a favore di una trasformazione del KKE dell’Interno in un partito non comunista della sinistra, aperto a coalizioni più ampie. Ci fu tuttavia una forte resistenza da parte della fazione più radicale del partito, che alla fine si divise nel 1987. Come capo del nuovo partito della Sinistra greca (Elliniki aristera, EAR), divenne due anni dopo, nel 1989, segretario della Coalizione della sinistra e del progresso. L’alleanza riunì la sinistra comunista e non-comunista, sotto la presidenza di Charilaos Florakis, il segretario generale comunista. Nel 1991, tuttavia, la coalizione si sciolse. Ciò nonostante, i suoi componenti non-comunisti confluirono nella Coalizione della sinistra e del progresso (Synaspismós tīs Aristerás tōn Kinīmátōn kai tīs proódou). K. venne eletto due volte con questo partito fino al 1993. Quello stesso anno, quando nemmeno la Coalizione riuscì a entrare al Parlamento greco, interruppe le sue attività come membro di partito. Rimase comunque in stretto contatto con esso e nel 2000 fu il suo candidato alla presidenza della Repubblica ellenica.

Sebbene non sia più attivo in politica, K. continua a seguire gli sviluppi politici del suo paese esprimendo spesso opinioni importanti e rimanendo fedele ai principi che ha sostenuto per tutta la sua carriera.

Sofia Papastamkou (2012)