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Matutes, Abel Juan

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M. (Ibiza 1941) si diplomò a Ibiza e, nel 1958, si trasferì all’Università di Barcellona per studiare Diritto e Scienze economiche. Poco dopo aver conseguito la laurea, nel 1962, lavorò come assistente di Economia politica e Finanza pubblica sempre a Barcellona.

La carriera di M. è strettamente legata alla sua città natale ma anche alla sua famiglia, una delle più ricche e influenti di Ibiza. M. è proprietario di numerose imprese tra cui la Banca Abel Matutes e gli Hotel Matutes.

La sua attività politica iniziò nel 1970, quando divenne sindaco di Ibiza. Nel 1975, si unì al partito Riforma democratica e nelle elezioni generali del 15 giugno 1977 – che diedero luogo in Spagna alla Legislatura costituente – fu eletto senatore di Alleanza popolare per l’unico seggio che corrispondeva a Ibiza e Formentera. Fece anche parte di Commissioni rogatorie, dei ministeri dell’Economia, delle Finanze, dell’Industria, del Commercio e del Turismo e infine della Commissione speciale di indagine per l’ordine pubblico e le attività terroristiche.

Il 18 dicembre 1979 fu eletto vicepresidente di Alleanza popolare e nelle elezioni generali dell’ottobre 1982, fu eletto deputato per la Circoscrizione delle Baleari in cui aveva iniziato la sua esperienza politica. In questa carica partecipò a varie commissioni: Economia, Commercio, Finanze, alla Commissione di controllo parlamentare della emittente RTVE (Radiotelevisión Española).

Il 20 novembre 1985 M. fu nominato Commissario della Spagna presso la Commissione europea della Comunità economica europea (CEE) assieme a Manuel Marín, uno come rappresentante del governo e l’altro dell’opposizione. In questo nuovo incarico M. si occupò di crediti e investimenti, ingegneria finanziaria e politica della piccola e media impresa. Nei due mandate successivi fece parte di altre commissioni: dal 1989 al 1992 della Commissione per le Relazioni estere, in particolare per il Mediterraneo, l’America Latina e l’Asia, nonché per l’area strategica del Golfo. Successivamente, quando il presidente Jacques Delors decise di unificare i portafogli del Trasporto e dell’Energia, ne affidò la gestione a M. durante il 1993 e il 1994.

Alla fine del 1986, Manuel Fraga annunciò l’abbandono della presidenza di Alianza popular (AP). In questa occasione M. svolse un’importante attività di mediazione tra i due candidati Antonio Hernandez Mancha, presidente del partito in Andalusia, e Alberto Ruiz Gallardón, segretario generale di Alianza popular. Nonostante si parlasse di una possibile presidenza del partito di M., la sua crescente importanza in seno alla Commissione europea rendeva difficile il suo abbandono della politica europea per tornare all’ambito nazionale.

Probabilmente uno dei momenti peggiori vissuti da M. nel suo ruolo di commissario europeo fu nel giugno 1992, durante il summit della Terra svoltosi a Rio de Janeiro, in cui la delegazione della Commissione europea fu guidata proprio da M. Il Partido Socialista Obrero Español (PSOE) delle Baleari approvò un documento che criticava la presenza di M. nel summit, in quanto le iniziative sue imprenditoriali (in particolare gli interventi urbanistici a Ibiza) degradavano l’ambiente.

Oltre al summit di Rio, M. partecipò al Vertice dei capi di Stato e di governo del giugno 1992 a Lisbona, in cui oltre al Trattato di Maastricht si discusse anche un progetto elaborato da M. relativamente al Maghreb e al Medio Oriente. Pochi mesi dopo questa riunione, il 22 dicembre, M. fu nominato dal presidente Delors commissario europeo dei Trasporti e dell’energia. Il suo precedente incarico di commissario della Cooperazione con il Mediterraneo e dell’America Latina fu assunto da Manuel Marín.

Il 6 febbraio 1993 M. fu rieletto membro dell’Esecutivo nazionale del Partido popular (PP) durante il XI Congresso tenuto a Madrid. Quello stesso anno, il 21 aprile, rinunciò all’incarico presso la Commissione europea per presentarsi alle elezioni del Parlamento europeo del 12 giugno 1994. M. ottenne il seggio in una delle prime elezioni nazionali che vide il Partito popolare prevalere sul Partito socialista. Divenuto membro del Parlamento europeo, M. fu eletto come presidente della Commissione Affari esteri e Sicurezza.

Durante il XII Congresso del PP spagnolo (gennaio 1996), M. presentò una relazione nella quale sosteneva la necessità della professionalizzazione delle forze armate e la riduzione del servizio militare. José María Aznar, nuovo leader del PP, uscito vincitore dalle elezioni del 3 marzo 1996, e pochi mesi dopo (5 maggio 1996) nuovo presidente del governo affidò a M. la guida del ministero degli Esteri, dicastero che questi mantenne fino al 2000. In questo ruolo M. si fece sostenitore della coesione e dell’Allargamento dell’Unione europea (UE), patrocinò la continuazione dei vertici ispano-americani, i contatti con l’America e l’ampliamento dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO). Tuttavia, al pari di altri responsabili della politica internazionale, non riuscì a fare molto per risolvere la situazione nel Kosovo che provocò l’intervento della NATO.

Un infarto subito nel 1997 comportò una battuta d’arresto dell’impegno politico di M. che, pur conservando l’incarico nell’esecutivo del PP nelle elezioni generali del marzo 2000, manifestò l’intenzione di abbandonare la carica di ministro degli Affari esteri.

Ciononostante M. continua a ricoprire numerose cariche in vari ambiti: è membro del Comitato di notabili dell’Istituto Catalano del Mediterraneo (2000), del consiglio d’amministrazione del gruppo Fomento di Costruzioni e Contratti (2001), del consiglio d’amministrazione della Banca italiana San Paolo (2001), portavoce del comitato esecutivo del PP (2002), organizzatore della Fondazione delle vittime del terrorismo (2002) e della Fondazione della Conferenza annuale Francisco Fernández Ordoñez, nonché presidente della Fondazione impresa (2002). Ha ricevuto numerose onorificenze, nonché la laurea honoris causa dalla facoltà di Scienze dell’informazione dell’Università Complutense di Madrid.

M. del Pilar Sanchez Millas (2012)

Bibliografia

Ambrós I., 30 europas, Barcelona, Devir 2004.

Matutes A., Spain's priorities: Europe, Latin America, the Mediterranean, in “Review of International Affairs”, n. 1049-1050, 1996.

Matutes A., Objetivos de la política exterior española, in “CIDOB d’Afers Internacionals”, n. 34-35, 1996.

Matutes A., Palabra de Ministro, in “Política Exterior”, vol. XXI, gennaio-febbraio 2007.

http://wwwarc.eui.eu/oh/bin/CreaInt.asp?rc=INT632.