Svoboda, Cyril

S. nasce il 25 novembre 1956 a Praga, dove si laurea in legge all’Università Carlo IV. Dal 1980 al 1983 lavora come funzionario nella società nazionale del gas Trangas e in seguito come notaio pubblico. Nel 1990 è consigliere del vice primo ministro federale per i Diritti dell’uomo, la restituzione delle proprietà e le relazioni fra Stato e Chiesa. Dirige la sezione legislativa dell’Ufficio del governo della Repubblica Ceca fino al 1992 ed è viceministro della Giustizia fino al 1996. Nel gennaio 1997 è messo provvisoriamente a capo del Consiglio legislativo del governo ceco di cui era stato vicepresidente dal 1992. Dal luglio 1996 è viceministro degli Affari esteri, responsabile delle questioni relative all’adesione della Repubblica Ceca all’Unione europea. Il viceministro è responsabile, in particolare, dei negoziati per l’adesione. Dal 2 gennaio al 23 luglio 1998 è ministro degli Interni e contemporaneamente capo della delegazione incaricata dei negoziati con i rappresentanti dell’Unione sui termini dell’adesione della Repubblica Ceca. Presidente del Comitato petizioni della Camera dei Deputati dal 23 luglio 1998 al 20 giugno 2002, dal gennaio 2001 è presidente del Comitato per le regole procedurali e l’immunità dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

S. è membro dei consigli scientifici della Scuola di diritto dell’università Carlo IV di Praga e della facoltà di relazioni internazionali della Scuola di economia di Praga. Nel 1997 diventa vicepresidente della Commissione europea della democrazia attraverso il diritto (di cui è membro fin dal 1994). Nel 1995 aderisce all’Unione cristiana democratica/Partito popolare Cecoslovacco (Křesťanská a demokratická unie/Československá strana lidová, KDU/ČSL). Il 28 gennaio 2001 viene eletto leader del blocco formato dall’Unione cristiana e democratica/Partito popolare cecoslovacco e dall’Unione per la libertà (Unie svobody, US). Il 31 gennaio 2001 si dimette dall’incarico di vicepresidente di KDU/ČSL e il 31 marzo 2001 da leader del blocco dei quattro partiti. Il 26 maggio 2001 è eletto presidente di KDU/ČSL. In questa veste si ritira dalla coalizione a quattro perché ritiene che non sarebbe in grado di procurare vantaggi elettorali significativi.

Sebbene rimanga assente dall’esecutivo nel periodo compreso fra il 1998 e il 2002, S. conferisce alle relazioni fra la Repubblica Ceca e l’Unione europea un importante senso di stabilità. Ministro degli Affari esteri durante l’amministrazione di Vladimir Spidla, svolge un ruolo chiave nella conclusione dei negoziati per l’adesione della Repubblica Ceca all’Unione europea. La sua costante partecipazione al processo altamente tecnico di adesione riesce ad assicurare importanti concessioni finanziarie nei negoziati per l’adesione. S. ha altresì un ruolo chiave nel tenere unita la coalizione a quattro dal 2000 fino a tutto il 2002 e, più generalmente, la coalizione con l’Unione per la libertà che aveva minacciato di abbandonare la coalizione di governo di Spidla sul pacchetto fiscale dopo le devastanti inondazioni del 2002. In questo modo S. riesce a controllare le nomine alle principali cariche nei governi attualmente guidati dal Partito socialdemocratico ceco (Česká strana sociálně demokratická, ČSSD).

Più recentemente i rapporti fra S. e il Presidente della Repubblica Václav Klaus si sono fatti più tesi, in quanto i due uomini politici sono entrati in competizione per il controllo della politica estera (v. Mainville, 2003). La politica estera è uno dei pochi settori in cui il presidente della Repubblica Ceca ha libertà d’azione e voce in capitolo. Klaus intendeva lasciare la sua impronta su quest’ambito della politica promuovendo idee e politiche “europragmatiche”. S. come ministro degli Esteri è un europeista convinto, molto più vicino alla linea di pensiero dei cristiano-democratici tedeschi e anche dell’ex presidente Václav Havel. Il ruolo cruciale svolto da S. nel processo di adesione alla UE ha quindi frustrato i progetti del presidente Klaus, favorevole ad un programma politico più “euro-realistico” (v. Euro). Di fatto l’associazione di S. con partner di coalizione più giovani gli ha assegnato un ruolo quasi ininterrotto nella creazione dei rapporti fra la Repubblica Ceca e l’Unione europea e, di conseguenza, gli ha permesso di esercitare durevolmente una grande influenza sulla politica estera ceca.

Christian C. van Stolk (2007)