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Telička, Pavel

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Nato il 24 agosto 1965 a Washington, DC, negli Stati Uniti, T. si laurea presso la facoltà di Giurisprudenza della Università Carlo di Praga, e intraprende poi la carriera di funzionario pubblico ricoprendo diverse cariche nell’amministrazione ceca. Entrato al ministero degli Affari esteri nel 1986, alla fine degli anni Ottanta aderisce al Partito comunista, suscitando non poche polemiche. Nel 1990 diventa consulente per la delegazione incaricata delle trattative dell’Accordo europeo (v. Accordi europei) tra la Federazione cecoslovacca e l’Unione europea (UE). In precedenza, T. aveva lavorato nel Dipartimento di diritto internazionale del ministero degli Affari esteri, occupandosi sia di diritto pubblico sia di diritto privato. Nel 1993 diventa vicecapo della missione della Repubblica Ceca presso le Comunità europee e successivamente, lo stesso anno, capo della missione. Nel 1995 viene nominato responsabile dell’Unità per le Comunità europee del ministero degli Affari esteri. Aderisce altresì al Partito socialdemocratico ceco (Česká strana sociálně demokratická, ČSSD), prendendo le distanze dalla sua precedente affiliazione comunista. Nel 1999 diventa direttore generale della sezione per l’Integrazione del ministero degli Affari esteri. Successivamente, nello stesso anno, è promosso viceministro degli Affari esteri e capo negoziatore per l’ingresso della Repubblica Ceca nell’UE e riveste tale carica fino all’adesione. Diventa poi segretario di Stato per gli Affari europei. Inoltre, viene nominato ambasciatore e capo della missione ceca per le Comunità europee, uno sviluppo relativamente raro nella carriera di un burocrate.

Nel 2004 il governo ceco offre a T. l’incarico di primo commissario europeo della Repubblica Ceca. La promozione arriva dopo la rinuncia del primo candidato, Miloš Kuzvart. La sua nomina peraltro viene contestata dai due principali alleati della coalizione, l’Unione cristiano-democratica (Křesťanská a demokratická unie, KDU) e il Partito popolare cecoslovacco (Československá strana lidová, ČSL) a causa della precedente appartenenza di T. al Partito comunista. Essi si oppongono risolutamente a T. in quanto ritengono inopportuno che un funzionario di partito e burocrate possa arrivare a ricoprire una carica così elevata. Anche il ČSSD è contrario a T. in ragione della sua giovane età (38 anni) e del fatto che non ha mai detenuto cariche politiche. il presidente Václav Klaus, dal canto suo, lo considera arrogante e troppo favorevole all’integrazione europea (v. Integrazione, teorie della; Integrazione, metodo della). La stessa popolarità di cui T., pur essendo un burocrate, gode presso l’elettorato ceco sembra giocare a suo sfavore (v. Kononczu, 2004). Una mediazione su tale problema nel governo di coalizione viene raggiunta nel maggio 2004, allorché Vladimir Spidla rassegna le dimissioni da primo ministro e assume l’incarico di commissario europeo. T. fa le spese di un cambiamento di rotta nel direttivo del ČSSD per quanto riguarda la sua nomina alla Commissione europea. Tale decisione contribuisce a stabilizzare la coalizione di governo e a migliorare i rapporti tra il governo e il presidente Klaus, fattori importanti in un momento in cui la coalizione al potere è politicamente vulnerabile.

Insieme a Cyril Svoboda, T. ha formato un gruppo molto competente e compatto al centro del processo di integrazione della Repubblica Ceca nell’Unione europea. Europeista convinto, T. dissente fortemente dal presidente Klaus sulla Costituzione europea e sulle questioni relative all’integrazione. Al pari di Václav Havel e Cyril Svoboda, T. ritiene che la Costituzione europea sia una componente necessaria dell’integrazione conferendole una legittimazione democratica. Per il presidente Klaus, per contro, la Costituzione europea è un passo verso un’unione politica indesiderata. T. attualmente è attivo come consulente e accademico.

Christian C. van Stolk (2008)

Bibliografia

Kononczuk P., Sad, but not bitter over ouster, Telicka plans to set up consultancy, in “Prague Post”, 16 dicembre 2004.