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Blank, Theodor

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B. (Elz, Assia 1905-Bonn 1972), proveniente da una numerosa famiglia di umili origini, frequenta la scuola professionale dove apprende il mestiere di falegname modellista. Molto presto si interessa all’attività sindacale e nel 1930, a Dortmund, diventa segretario dell’Associazione centrale operai e trasportatori cristiani per il distretto della Ruhr settentrionale. Nel 1933, dopo aver perso il lavoro, all’età di 29 anni torna tra i banchi di scuola e nel 1936 consegue il diploma. Dopo due anni alla facoltà di matematica e fisica presso l’università di Münster, si trasferisce alla facoltà di ingegneria presso la Technische Hochschule (TH) di Hannover. Nel 1939 assolve ai suoi obblighi militari ed è inviato al fronte, da cui farà ritorno solo nel 1945 dopo un periodo di prigionia.

Dopo la guerra B. si dedica immediatamente alla politica e a Dortmund diventa consigliere della Christlich demokratische Union Deutschlands (CDU), di cui è cofondatore all’interno del Consiglio zonale, nel Consiglio del Land e in quello economico della zona integrata (anche detta “Bi-zone”) angloamericana. Contemporaneamente B. riprende il suo impegno sindacale, diventa il secondo presidente del sindacato dell’industria mineraria e una delle figure chiave per la costruzione del Sindacato unitario. In qualità di portavoce dei lavoratori di Francoforte presso il Consiglio economico, B. si schiera a favore della politica economica di Ludwig Erhard (v. Erhard, Ludwig Wilhelm). Nel 1949 è eletto al Bundestag e manterrà la sua carica di deputato quasi fino alla morte. A partire dal 1950 è delegato «per tutte le questioni che hanno a che fare con il rafforzamento delle forze di occupazione alleate», incarico voluto espressamente dal cancelliere.

Nel 1951 B. riceve l’incarico di “delegato per la sicurezza della nazione” al fine di intervenire nelle trattative per il progetto Comunità europea di difesa (CED), finalizzato alla costituzione di un esercito europeo. Per ottemperare a tale incarico sceglie come collaboratori i generali Speidel e Heusinger e i conti Kielmansegg e Bonin. Gli alleati, nel timore di un possibile attacco sovietico, si rendono conto che la creazione di un efficace esercito di difesa europeo non può escludere la Germania e, nel 1952 a Parigi, i sei paesi membri della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) – Francia, Italia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi e, naturalmente, Germania – firmano il patto che sancisce l’istituzione della CED. l’Assemblea nazionale francese, tuttavia, nell’agosto del 1954 non ratifica il Trattato. La soluzione al riarmo tedesco e alla forza militare europea viene trovata con l’iniziativa del ministro degli esteri inglese Anthony Eden, che porta alla costituzione dell’Unione europea occidentale (UEO). L’accordo viene sottoscritto il 23 ottobre 1954. Nello stesso lasso di tempo l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) si trasforma per favorire l’ingresso a pieno titolo della Repubblica Federale Tedesca.

Nel 1955 B. è nominato ministro della difesa, e il 12 novembre dello stesso anno accoglie a Bonn i primi volontari del nuovo esercito tedesco. Ma la sua politica militare è molto discussa e, dopo la costituzione del secondo governo di Konrad Adenauer, nell’ottobre 1956, viene sostituito da Franz-Josef Strauß. A B., invece, è affidato nel 1957 il ministero federale del Lavoro e degli affari sociali. Durante il suo mandato che dura fino al 1965, cerca invano di imporre una riforma dello Stato sociale e dell’assistenza sanitaria. Anche la sua politica in materia di assistenza alle vittime di guerra solleva un discreto numero di resistenze da parte delle associazioni rappresentanti i gruppi coinvolti, tanto che viene definito un ministro “senza fortuna”. Gli insuccessi del suo ministero, tuttavia, non sono imputabili solo a B., ma anche alla debolezza della coalizione di governo, che non riesce a imporsi sui vari gruppi d’interesse. In ogni caso bisogna riconoscere che la Germania è considerata in quegli anni uno dei paesi più all’avanguardia del mondo per l’organizzazione del suo Stato sociale: durante il mandato B. le pensioni vedono un aumento del 70% e l’elaborazione della legge dei 312 marchi per la formazione del patrimonio dei lavoratori.

Nel 1972, B. si dimette dal Bundestag per ragioni di salute e muore poco tempo dopo, a Bonn.

Agata Marchetti (2010)

Bibliografia

Blanck T., Vom Ahlener Programm zu den Düsseldorfer Leitsätzen - Zur Dogmengeschichte der CDU, in A. Müller-Armack, Wirtschafts- und Finanzpolitik im Zeichen der sozialen Marktwirtschaft. Festgabe für Franz Etzel, Seewald, Stuttgart 1967.