Istituto svedese per gli studi politici europei

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Lo Svenska institutet för europapolitiska studier (SIEPS), noto ufficialmente come Gruppo di esperti sugli affari dell’Unione europea, è un ente indipendente che lavora alle dirette dipendenze dell’ufficio del primo ministro. I suoi compiti principali consistono nel fornire informazioni e analisi che sono considerate significative per le posizioni politiche del governo in rapporto agli affari dell’Unione europea. Questa funzione viene assolta conducendo o commissionando ricerche e valutazioni sugli argomenti considerati idonei dal Consiglio direttivo.

All’origine della decisione di creare l’Istituto vi era la consapevolezza, da parte di alcuni ministri, della carenza di analisi e di conoscenza strategica su importanti questioni che venivano decise nell’Unione europea. A questo riguardo occorre fare due premesse. In primo luogo, quando gli svedesi aderirono nel 1995 all’Unione si rese necessario creare e adottare strutture, procedure e strategie per la politica europea e, data la complessità del compito, fu adottato un approccio per ”tentativo ed errore” alla ricerca di un modello idoneo. Inoltre, si deve considerare che i ministeri svedesi sono di modeste dimensioni in confronto a quelli internazionali e che quindi l’uso di agenzie indipendenti è molto diffuso. Le agenzie indipendenti servono come integrativi enti esecutivi ai quali vengono anche delegati poteri di regolamentazione di ampia portata, il che significa che la valutazione politica è decentrata dai ministeri alle agenzie.

Nel 1997 si formò un gruppo di esperti composto di accademici alle dipendenze del segretario di Stato per gli Affari dell’Unione europea Gunnar Lund. Questo gruppo è stato descritto come un precursore dello SIEPS. Comunque il governo decise che era necessaria un’agenzia e ne fu annunciata la creazione nel 1999. Una lunga competizione interistituzionale fra il ministero delle Finanze e il ministero degli Affari Esteri riguardo a quale ministero dovesse essere responsabile della nuova istituzione venne risolta collocandola alle dipendenze dell’ufficio del primo ministro. Fondato all’inizio del 2002, lo SIEPS è attualmente la sola agenzia che dipenda da quest’ufficio. L’idea di collocare l’ente alle dipendenze dell’ufficio del primo ministro deve essere vista nel quadro di un generale processo di centralizzazione delle politiche riguardanti l’Unione, con un trasferimento di competenze dal ministero degli Affari esteri all’ufficio del primo ministro. Anche il profilo dell’Istituto è stato oggetto di discussioni, poiché il ministro degli Esteri, da parte sua, sosteneva l’idea che l’Istituto dovesse concentrarsi sull’analisi dei futuri sviluppi dell’Unione. Inoltre, l’Istituto avrebbe dovuto fornire input strategici, per esempio favorire dibattiti sugli affari costituzionali, e assumere le caratteristiche di un centro di ricerca interdipartimentale. Il ministero delle Finanze, per contro, intendeva fondare un istituto che si avvalesse del Gruppo di esperti sulle finanze pubbliche (ESO). Secondo questo orientamento, le politiche dell’Unione europea avrebbero dovuto essere valutate principalmente in termini di efficienza e di crescita economica. La soluzione di compromesso a cui si è giunti cercato cercava di conciliare i due approcci, conferendo all’Istituto sia funzioni di centro di ricerca e di analisi di ampie tematiche, sia di centro di valutazioni politiche.

Lo SIEPS è guidato da un comitato di direttori nominato dal governo per un periodo di tre anni. Il presidente Mats Hellström è stato ministro fra il 1982 e il 1991 e poi nel 1994-1996, tra l’altro, del Commercio, degli Affari europei, dell’Agricoltura, in una serie di governi guidati dai socialdemocratici. È stato anche ambasciatore della Svezia in Germania nel 1996-1998 ed è governatore della contea di Stoccolma. Il vice presidente dello SIEPS è Susanne Ackum, direttore generale dell’Ufficio valutazioni delle politiche del mercato del lavoro (Instituttet for Fødevarestudier & Agroindustriel Udvikling IFAU). Gli altri membri del comitato provengono soprattutto dall’ambiente accademico e dal governo centrale, il che riflette uno dei principali propositi dell’Istituto, vale a dire gettare un ponte fra mondo accademico e mondo politico. Lo staff permanente è composto dal direttore, tre ricercatori, tre assistenti ricercatori e due amministrativi. L’Istituto ha sede negli edifici dell’Università di Stoccolma.

Le attività di ricerca dell’Istituto coprono i campi del diritto, delle scienze politiche, dell’economia e commercio. Al fine di trarre beneficio dall’interdisciplinarietà, le attività di ricerca sono state divise in tre gruppi tematici: “Potere e democrazia”, “Dimensioni esterne dell’Unione europea”, e “Conseguenze delle politiche dell’Unione”. Nei primi due anni di vita dell’Istituto, le attività di ricerca si sono focalizzate prevalentemente sulle questioni costituzionali e istituzionali, e sull’elaborazione di un Trattato per la Costituzione europea. Non sono mancati peraltro progetti relativi alle normative sulla concorrenza (v. anche Politica europea della concorrenza), sul processo di finanziamento e sui fondi di coesione (v. Fondo di coesione). La valutazione delle conseguenze delle politiche relative all’Unione europea ha progressivamente acquistato importanza, e l’Istituto si è prefisso di conservare un certo equilibrio tra le due tematiche.

Oltre ai rapporti scritti dei ricercatori interni dello SIEPS, l’Istituto commissiona lavori anche a ricercatori esterni su argomenti specifici. È stata la politica peculiare dell’Istituto commissionare ricerche a un’ampia gamma di ricercatori, che spaziano dai giovani accademici ai docenti più affermati di fama internazionale. Per contribuire a sottoporre all’attenzione dei politici un più ampio ventaglio di prospettive di ricerca, l’Istituto cerca intenzionalmente di commissionare lavori sia agli accademici svedesi che a quelli stranieri.

Nel 2002 le sovvenzioni per la ricerca sono state assegnate a cinque progetti di più ampia portata che coprono due o tre anni di attività. Il tema delle ricerche finanziate era Il ruolo dell’Unione Europea nel mondo. I progetti sovvenzionati entro questo schema trattavano principalmente dell’Unione come attore di politica estera (v. anche Politica estera e di sicurezza comune) e includevano ricercatori provenienti da numerose Università svedesi e da quella americana di Berkeley.

Le attività del SIEPS comprendono anche seminari e conferenze con l’esplicita ambizione di far collaborare uomini politici e accademici. Questi eventi di solito sono organizzati in concomitanza con la distribuzione di nuovi rapporti, ma viene programmato anche un numero crescente di seminari con l’obiettivo di “portare l’Europa in Svezia”. Nei seminari sono coinvolti docenti e politici di altri Paesi membri dell’Unione perché illustrino le loro opinioni sugli affari europei correnti e promuovano un dibattito con le controparti svedesi, per esempio su argomenti come l’attuale presidenza (v. Presidenza dell’Unione europea) o le conferenze intergovernative.

L’ambizione di portare in Svezia il dibattito continentale ha favorito anche attività di rete con altri istituti ad indirizzo politico, come pure con le università di diversi Stati membri. SIEPS è membro dell’European Policy Institute Network, che ha una struttura simile alla Trans European Policy Studies Association ma è un po’ più orientato politicamente e ha sviluppato una cooperazione bilaterale con alcuni degli istituti partecipanti. Inoltre, al SIEPS è stato affidato anche un altro incarico, “New Modes of Governance”, nell’ambito del sesto programma quadro coordinato dall’Istituto Universitario Europeo di Firenze.

La creazione di agenzie di ricerca specializzate è diventata più comune in Svezia durante l’ultimo decennio ed esempi di istituzioni analoghe sono il National Institute for Working Life e lo Swedish Institute for Growth Policy Studies. La tendenza a creare agenzie specializzate è stata criticata da alcuni docenti come una minaccia all’indipendenza della sfera accademica. Da quando è il governo a nominare i membri del comitato – è questo il punto centrale dell’argomentazione – la ricerca è soggetta ad una direzione politica indiretta. Questo è vero nella misura in cui è il comitato a decidere quali aree devono essere oggetto di ricerca, ma la ricerca attuale è realizzata secondo standard e procedure accademiche.

Fredrik Langdal (2009)

Bibliografia:

B. BECKMAN,-K.M. JOHANSSON, EU och statsförvaltningen, in K.M. JOHANSSON (a cura di), Sverige i EU, SNS, Stockholm 2002, pp. 113-128.