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Larraz López, José

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Politico, avvocato, economista, scrittore e saggista, L.L. (Cariñena, Saragozza, 1904-Madrid 1973) si laureò in legge all’Universidad Central nel 1924, e due anni dopo entrò per concorso nel corpo degli avvocati dello Stato. Nel 1927-1928 approfondì gli studi di economia in Belgio grazie al sostegno della Junta de ampliación de estudios.

Membro della Asociación católica nacional de propagandistas e redattore della pagina economica del quotidiano cattolico “El Debate” dal 1926, la sua attività politica fu sempre ispirata alla cosiddetta “dottrina sociale cattolica” emanata dai pontefici.

Consigliere giuridico della Presidenza del Consiglio durante la dittatura di Primo de Rivera, ricoprì in seguito gli incarichi di vicepresidente del Consejo de economia nacional e di commissario del grano (1935). Allo scoppio della guerra civile spagnola passò ad assumere diversi incarichi di responsabilità nella fazione nazionalista. Nel 1938 fu nominato direttore generale del Servicio nacional de banca, moneda y crédito e presidente del Comité de moneda extranjera. Nel primo governo formato dopo la conclusione del conflitto, nell’agosto 1939, fu ministro delle Finanze. Durante il periodo trascorso a capo del ministero fu ristabilita l’unità monetaria del paese, fu ripristinato il regime di bilancio e promossa una riforma tributaria, la cui bocciatura provocò le sue dimissioni nel maggio del 1941.

L’impegno europeista di L.L. si svolse sostanzialmente a partire dal 1945, influenzato dalle correnti intellettuali conservatrici che vedevano nel risultato della Seconda guerra mondiale un pericolo per il mantenimento dell’Europa come entità culturale differenziata. L.L. esercitò un’importante attività come divulgatore dell’ideale dell’unità europea nella società e nell’opinione pubblica spagnole.

In seguito a una delle sue conferenze, tenuta nel Circulo de la Unión mercantil nel dicembre 1949, si formò la Sociedad de estudios económicos españoles y europeos, che si pose come obiettivo la promozione delle ricerche sulle necessità e le conseguenze di una possibile futura integrazione della Spagna nell’Europa unita. La Sociedad pubblicò nove volumi di Estudios sobre la unidad económica de Europa fra il 1951 e il 1961, realizzando un imponente lavoro di formazione d’opinione all’interno della classe dirigente, in un momento in cui le élites economiche e imprenditoriali spagnole continuavano a privilegiare il legame con l’America Latina piuttosto che con l’Europa.

L.L. pronunciò discorsi europeisti in sedi come la Real academia de Ciencias morales y politicas, di cui era membro dal 1943, e l’Instituto de Estudios politicos, e tenne numerose conferenze in tutto il paese. I suoi principali scritti sulla Comunità europea (v. anche Comunità economica europea) furono raccolti nell’opera Por los Estados Unidos de Europa (1965).

La posizione di L.L. nei confronti del processo di integrazione europea (v. Integrazione, teorie della; Integrazione, metodo della) ruotava intorno a due assi: sul versante economico, egli sosteneva la necessità di meccanismi compensativi sotto forma di aiuti a fondo perduto da parte dei paesi più ricchi in una auspicata fusione di economie nazionali; su quello politico, era fautore di un’Unione europea sotto forma federale (v. Federalismo), in contrapposizione ad una mera confederazione, ritenendo insufficiente l’Unione doganale dei paesi membri della Comunità. Questa federazione europea, indispensabile per il mantenimento del processo di integrazione economica, avrebbe dovuto avere competenze in materia di difesa, politica estera, economica e finanza pubblica, e contare su un parlamento e un governo federali.

Per quanto concerne l’integrazione spagnola, L.L. ebbe un atteggiamento ambiguo rispetto alla necessità di una trasformazione in senso democratico, ritenendo che con lievi modifiche il sistema politico del franchismo avrebbe potuto essere omologabile alle democrazie europee. Allo stesso modo, subordinava l’ingresso della Spagna nel Mercato comune (v. Comunità economica europea) all’avvio del processo federativo in Europa e allo svolgimento preliminare di un referendum consultivo in Spagna.

Sesma Landrin (2010)