Stammati , Gaetano

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S. (Napoli 1908-Roma 2002) è stato una figura di grandi responsabilità istituzionali in Italia. Laureato in giurisprudenza, dal febbraio 1962 al febbraio 1966 è direttore generale del ministero del Tesoro, consigliere d’amministrazione dell’IRI, ragioniere generale dello Stato, presidente della Banca commerciale italiana. È professore incaricato di Politica economica alla facoltà di Scienze statistiche dell’Università di Roma.

Proprio dopo la firma dei Trattati di Roma del 1957 S. inizia il suo fecondo contributo al dibattito sull’integrazione europea (v. Integrazione, teorie della; Integrazione, metodo della). I suoi primi scritti sono da “tecnico”, da scienziato delle finanze. In questa ottica pubblica, nel 1959, Sistemi fiscali e Mercato comune, dove mette in evidenza rischi e opportunità derivanti dalla creazione di un mercato unico in assenza di legislazioni omogenee. Seguiranno negli anni Sessanta altri contributi nella stessa direzione.

Alla fine degli anni Sessanta è presidente del Comitato di politica di bilancio della Comunità economica europea (CEE). Negli stessi anni viene dato alle stampe il Rapporto Werner, dal nome del presidente della commissione incaricata di individuare i passaggi fondamentali con cui rilanciare il processo di integrazione comunitaria (v. Werner, Pierre). S. partecipa ai lavori del comitato. Del Rapporto Werner S. condivide al tempo stesso la gradualità e la irreversibilità, due elementi da tenere strettamente connessi per evitare da un lato massimalismi utopistici, dall’altro per non rischiare di annacquare o rimettere in discussione i risultati positivi già conseguiti.

Le perplessità di S. sono, semmai, principalmente volte alla fissazione di date precise per l’avanzamento del processo di integrazione. A proposito delle fasi di avvicinamento all’Unione economica e monetaria, S. affermerà in varie occasioni che si trattava di fasi “logiche”, e non “cronologiche”, che occorreva raggiungere degli obiettivi crescenti di integrazione senza tuttavia forzarne i tempi (v. Stammati, 1974, p. 249).

Dal 1976 è ministro delle Finanze, del Tesoro, dei Lavori pubblici e del Commercio con l’estero. Nel 1977, in qualità di ministro del Tesoro, nel corso di un convegno sulle prospettive dell’Unione monetaria europea, S. individua le debolezze della Comunità nella mancanza di uno strumento di riequilibrio territoriale del reddito: «Questo insieme di strumenti va concepito in un quadro unico ed organico, nel senso di muovere verso quella politica regionale la quale, armonizzando le strutture economiche dei paesi della Comunità, acceleri l’integrazione economica, premessa fondamentale per l’unificazione monetaria» (v. Stammati, 1978, p. 422).

Mancava insomma, al progetto europeo, una dimensione solidaristica che non doveva riguardare solo la redistribuzione finanziaria del reddito ex post, ma doveva interessare anche processi di aggiustamento con un onere simmetrico a livello macroeconomico (politiche espansive nei paesi con tendenza al surplus della bilancia dei pagamenti e viceversa) e col sostegno finanziario a medio termine fra le banche centrali, per evitare spinte speculative che avrebbero minato la credibilità e quindi la tenuta di qualsiasi progetto di integrazione monetaria.

S. ricordava inoltre l’importanza, già delineata in sede di Rapporto Werner «di Elezioni dirette del Parlamento europeo […]. Si pensò allora che su di un centro unico di decisioni, che doveva comprendere un governo europeo, accanto ad un sistema di banche centrali simile a quello federale degli Stati Uniti d’America, dovesse soprintendere un Parlamento eletto direttamente dai popoli delle nazioni partecipanti all’Unione economica e monetaria» (v. Stammati, 1978, p. 421) (v. anche Parlamento europeo). S. individuava quello che oggi viene definito il problema del “Deficit democratico dell’Unione”. All’indomani dell’entrata dell’Italia nello Sistema monetario europeo però la sua carriera di uomo pubblico si interrompe bruscamente. Nel 1981 compare nella lista degli affiliati alla P2 e si ritira a vita privata.

Fabio Masini (2010)

Bibliografia

Stammati G., Sistemi fiscali e Mercato comune, Studium, Roma,1959.

Stammati G., L’ordine monetario internazionale. Lezioni di politica economica, Elia, Roma 1971.

Stammati G., Il sistema monetario internazionale, Boringhieri, Torino 1974.

Stammati G., Intervento, in L’Unione economica e il problema della moneta europea (a cura del Movimento federalista europeo-Movimento europeo), Franco Angeli, Milano 1978.

Stammati G., La finanza pubblica italiana raccontata da un testimone (1945-1975), ESI, Napoli 1990.