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Agence Europe

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L’Agence Europe, l’agenzia di stampa europea, è indissolubilmente collegata al progresso dell’integrazione continentale e costituisce uno degli strumenti fondamentali per conoscere politiche, normative e attività dell’Unione europea (UE). Il primo numero del bollettino quotidiano uscì il 12 marzo 1953, quando l’allora presidente dell’ANSA, Lodovico Riccardi, intraprese l’avventura pionieristica della fondazione di un’agenzia nel cuore delle nascenti istituzioni comunitarie. Si trattava di un momento particolarmente significativo: nel luglio 1952 era entrato in vigore il Trattato di Parigi, che creava la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA), ma le informazioni sull’effettiva portata di quello che stava realmente accadendo a Lussemburgo, sede dell’Alta autorità, erano ancora poche: bisognava dunque esortare il coinvolgimento dell’opinione pubblica attraverso un organo di stampa nuovo, indipendente e chiaro, con sede nel cuore delle neonate istituzioni (prima Lussemburgo, poi Bruxelles).

Il primo e “storico” direttore dell’agenzia fu il giornalista genovese Emanuele Gazzo (1908-1994), esperto in questioni economiche e marittime (si era laureato in Scienze economiche e commerciali) e con una vasta cultura letteraria, il quale si era avvicinato all’europeismo e al federalismo europeo (v. Federalismo) durante la Resistenza, essendo venuto a contatto con le opere di Carlo Rosselli.

Accolta inizialmente con diffidenza, l’Agence Europe divenne in poco tempo uno strumento valido e insostituibile per gli “addetti ai lavori” e non solo; ben presto, ai dispacci venne affiancato un editoriale giornaliero di commento ai fatti principali. La rigorosa deontologia professionale e lo stile sobrio e puntuale di Gazzo assicurarono al bollettino la collaborazione delle più importanti personalità – uomini politici e funzionari – coinvolti nel processo di edificazione della Comunità. Lo stesso direttore fu protagonista di molte iniziative nell’ambito dell’Associazione stampa europea – Giornalisti per l’Europa unita e, dopo la morte di Altiero Spinelli, fu tra i principali animatori del Comitato d’azione per gli Stati uniti d’Europa, voluto dallo stesso federalista italiano.

Marina Gazzo è succeduta al padre nella direzione dell’Agenzia, sino al 2006. L’attuale editore responsabile ed editorialista è Ferdinando Riccardi; Helmut Brüls è a capo della redazione, affiancato da Olivier Jehin.

Ancora oggi l’Agence Europe, formata da un gruppo di giornalisti specializzati nelle diverse tematiche, forte di una lunga e profonda esperienza, costituisce la fonte principale d’informazioni sulla realtà dell’UE. Una sintesi della “Giornata politica” e il commento quotidiano “Al di là della notizia” sono disponibili anche online. Il Bollettino quotidiano viene distribuito in inglese, francese e italiano. Esistono inoltre alcuni supplementi: “Europe/Documenti”, circa quaranta numeri all’anno riproducenti studi e rapporti ufficiali; “Interpenetrazione Economica”, settimanale contenente informazioni riguardanti le imprese; “Biblioteca Europea” (sempre settimanale), finalizzata alla recensione e segnalazione di libri e riviste sull’integrazione europea e, in generale, la politica internazionale. Accanto al bollettino, vanno ricordati anche il bisettimanale “Europe Diplomacy & Defence” (edito in inglese e francese), incentrato sulle strategie di sicurezza europea e le relazioni fra UE e Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (North Atlantic treaty organization, NATO), sorto dall’esperienza di “Atlantic News”, bollettino bisettimanale pubblicato dal novembre 1967 e posto ora sotto la direzione di Marina Gazzo, con Olivier Jehin come redattore capo. Entrambi i bollettini, arricchiti da analisi di studiosi ed esperti, costituiscono un fondamentale complemento dell’Agence Europe.

Simona Calissano (2009)

Bibliografia

Lepri S., Le macchine dell’informazione. Ieri, oggi e domani delle agenzie di stampa, Etas Libri, Milano 1982.

Paolini E., Le associazioni di giornalisti europei, in A. Landuyt, D. Preda (a cura di), I movimenti per l’unità europea 1970-1986, il Mulino, Bologna 2000.