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Unità di programmazione e rapido allarme

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Le innovazioni apportate dal Trattato di Amsterdam (1997) e i successivi sviluppi nell´ambito della Politica estera e di sicurezza comune (PESC) hanno rafforzato la sua efficacia grazie a organi, strutture e strumenti più operativi e a un Processo decisionale più coerente ed efficace. Per assicurare una maggiore operatività, con questo Trattato l’Unione europea si è dotata della figura del segretario generale del Consiglio europeo, che svolge simultaneamente la funzione di Alto rappresentante per la PESC. Il suo compito è assistere il Consiglio nel settore della politica estera e di sicurezza comune, dando un suo input alla formulazione, elaborazione ed attuazione delle decisioni (v. Decisione) in questa area. Per appoggiare l´operato quotidiano dell’Alto rappresentante, seguire l’andamento della situazione internazionale, contribuire alla definizione delle politiche e facilitare il lavoro delle strutture militari e di gestione delle crisi (in particolare, la forza di reazione rapida), in seno al Segretariato generale del Consiglio, sono stati creati alcuni nuovi organismi. Tra questi, la Unità di programmazione politica e tempestivo allarme (Policy planning and early warning unit, PPEWU).

Detta Unità è stata costituita con lo scopo precipuo di svolgere un’analisi integrata delle questioni internazionali e delle loro implicazioni e la diffusione delle informazioni a tutti gli attori, al fine di consentire all’Unione di reagire in modo più efficace, meno dispersivo e più tempestivo. Tale meccanismo dovrebbe garantire la coerenza della PESC che, di fatto, deve dimostrare la capacità di reazione degli stati membri agli sviluppi internazionali.

L’Unità, prevista dal Trattato di Amsterdam, è stata creata, nell’ottobre del 1999, presso la sede del Consiglio europeo a Bruxelles ed opera sotto la responsabilità dell’Alto rappresentante per la PESC. La sua funzione è quella di permettere agli Stati membri di agire di concerto sul piano politico e logistico e di svolgere quindi un ruolo più importante sulla scena internazionale. L’Unità è composta da esperti provenienti dal Segretariato generale del Consiglio, dagli Stati membri, dalla Commissione europea e dall’Unione dell’Europa occidentale. I suoi compiti principali sono: sorvegliare e analizzare gli sviluppi dei settori che rientrano nella PESC; valutare gli interessi dell’Unione nel campo della PESC; individuare in tempo utile eventi, potenziali crisi politiche o situazioni che potrebbero avere effetti significativi per la PESC; elaborare opzioni politiche ai fini della definizione di politiche in sede di Consiglio.

L’Unità è suddivisa in sette task forces che coprono temi geografici e tematici: Politica estera, Sicurezza e difesa; Balcani occidentali ed Europa centrale; Centro di situazione e Unità di crisi; Temi orizzontali e America Latina; Russia, Ucraina, Area transatlantica, Baltico e Asia; Mediterraneo e Processo di Barcellona, Medio Oriente e Africa; Amministrazione e sicurezza della Unità. Il “Situation center” (SitCen) è composto da personale civile e militare ed è alle dipendenze dell’Alto rappresentante. Essendo composta da diplomatici assegnati dagli Stati membri, l’Unità ha una struttura nazionale/europea permeabile. Ciò facilita il flusso di informazioni tra Bruxelles e le capitali degli Stati membri, che a loro volta garantiscono l’apporto di informazioni delle più grandi reti di servizi diplomatici e di intelligence.

La creazione dell’Unità diede origine a frizioni con il Segretariato generale del Consiglio europeo, con il quale l’Alto rappresentante aveva lavorato dall´inizio dell´avvio della Politica estera e di sicurezza – più tardi, anche di difesa (v. Politica europea di sicurezza e difesa) – istituita con il Trattato di Maastricht (1991). In seguito, è stato stabilito un modus vivendi che prevede una divisione di lavoro: il Segretariato si concentra sugli aspetti giuridici e l’Unità sugli aspetti di pianificazione politica e d’allerta precoce. La creazione di nuove strutture nell’ambito della politica estera e di difesa ed in particolare dello staff militare europeo, che svolge anche compiti di rapido allarme, valutazione della situazione e pianificazione strategica, ha limitato il ruolo della Unità.

Maria do Céu Pinto (2007)